8 castori hanno fatto risparmiare 30 milioni di corone al governo
12. 3. 2025 ⋅ Edoardo
Recentemente i funzionari dell’agenzia della Repubblica Ceca per la protezione dell’ambiente hanno scoperto di non dover più spendere 30 milioni di corone per la costruzione di una diga a Brdy: la diga infatti era già stata costruita dai castori, mentre l’agenzia aspettava i permessi necessari a realizzarla.
Nel 2018 erano stati avviati i progetti per la chiusura di un fossato di scolo costruito dall’esercito vicino al fiume Klabava: la diga avrebbe dovuto evitare che le acque e i sedimenti di due laghi vicini finissero nel fiume creando, a causa del loro pH acido, problemi alla popolazione locale di gamberi di torrente (Austropotamobius torrentium), una specie protetta.
La sua costruzione però è rimasta bloccata per sette anni a causa delle discussioni fra l’agenzia che gestisce il territorio protetto e quella che si occupa dei fiumi del Vltava. Le questioni burocratiche sono state risolte da un gruppo di 8 castori che vive nella zona protetta, che hanno finora costruito almeno quattro sbarramenti sul fossato, che hanno anche allagato una piccola parte del parco. L’agenzia per la tutela dell’ambiente ha detto che vuole lasciare gli sbarramenti: oltre a proteggere le acque del fiume Klabava da eventuali alterazioni (le dighe dei castori sono eccellenti filtri per i sedimenti), la zona umida creata dal parco ha anche portato significativi benefici a fauna e flora locali.
Le zone umide (come paludi e torbiere) sono un tipo di ambiente particolarmente ricco di biodiversità: offrono spesso cibo e riparo a molti tipi di pesci, crostacei, e uccelli, oltre a limitare le inondazioni. Sono però ambienti particolarmente fragili, e spesso bastano cambiamenti minimi per metterli in crisi. Anche i progetti dell’agenzia di protezione ambientale prevedevano la creazione di una zona umida, ma quella creata dai castori è quattro volte più grande.
I castori sono grossi mammiferi erbivori (sono lunghi anche più di un metro e pesano fino a 30 chili), noti anche nella cultura popolare per la loro attività di costruzione di dighe e sbarramenti. I laghetti prodotti da queste opere servono ai castori a procacciarsi cibo e proteggersi dai predatori. La più grande diga costruita dai castori di cui si abbia notizia si trova nel Parco nazionale di Wood Buffalo in Canada, è lunga circa 775 metri e trattiene un lago di 70mila metri quadri e profondo in media circa un metro.
Quelli che vivono in natura in Europa sono castori eurasiatici (Castor fiber), una specie diversa da quella che vive in Nordamerica. I castori eurasiatici erano un tempo molto diffusi sul continente, ma la caccia, principalmente per la loro pelliccia, li aveva portati quasi all’estinzione in età moderna: nel corso del Novecento, però, gli sforzi per la loro tutela e reintroduzione hanno portato i loro numeri a risalire.
A volte le loro attività creano qualche problema a quelle umane, soprattutto quando allagano i campi coltivati dagli umani. Alcuni mesi fa il primo ministro polacco Donald Tusk li aveva accusati di aver indebolito con le loro tane gli argini dei fiumi della Polonia, peggiorando quindi le conseguenze delle alluvioni che a settembre avevano creato gravi danni in gran parte dell’Europa centrale: gli esperti però sono piuttosto scettici sugli effetti delle tane sulla tenuta degli argini dei fiumi.
Nella zona protetta di Brdy non vive nessuno, quindi l’agenzia ambientale ceca ha detto di non aspettarsi alcun possibile conflitto con la popolazione umana per i prossimi dieci anni.
Tratto da Ilpost.it