Come ti va, bro?
22. 4. 2022 ⋅ Elena
In italiano, come in molte altre lingue, esistono delle forme colloquiali con cui ci si esprime nel linguaggio di tutti i giorni.
In situazioni informali sono molto utili per comunicare in maniera rapida ed espressiva. Sono soprattutto i giovani ad usare questo genere di espressioni. Un primo esempio per far luce su questo tipo di frasi, è utile considerare in primo luogo il classico “ciao, come va?”. Così come in inglese troviamo, in situazioni informali, l’espressione abbreviata “what’s up?” o meglio ancora “ ‘sup”, in italiano possiamo trovare “com’è?”, oppure “allora?”.
L’espressione gergale altro non è che un’abbreviazione, o una storpiatura che rende più dinamica e diretta la conversazione. Nel linguaggio giovanile queste abbreviazioni, spesso, non vengono comprese dai più anziani, finendo così per diventare un vero e proprio linguaggio parallelo, a volte percepito anche come volgare o poco raffinato. Come riflesso di questa influenza dei giovani, la cultura pop, dalla musica al cinema, dalla moda alla letteratura, è invasa da questo linguaggio giovanile e dinamico.
Molti dei termini gergali che si sentono oggi in Italia hanno a che fare con il mondo anglofono. Termini come “drippare” (letteralmente “grondare di stile”) oppure “droppare” (ripostare) o “swaggare” (avere uno stile di vita spericolato, ma al tempo stesso stiloso) sono infatti tutti figli della lingua inglese, e in particolare modo dal linguaggio dei testi di musica trap o pop, e sono riadattati in italiano nella forma della prima coniugazione. Al giorno d’oggi l’italiano, nella sua forma più colloquiale, non può prescindere dal confronto con le altre culture, creando così una lingua ibrida che diviene, in alcuni casi, un vero e proprio linguaggio in codice.
Non stupitevi quindi, se per le strade italiane sentirete termini come “bella lì” oppure “come ti va bro?”, tantomeno se verrete appellati con un “ciao zio”.
La nostra lingua è in continua evoluzione, spetta solo a noi decidere se stare al passo oppure rimanere romanticamente ancorati al linguaggio tradizionale.